La regina delle Dolomiti celebra i 65 anni dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali.

Il 26 gennaio 2021 segna i 65 anni dalla cerimonia di apertura dei VII Giochi Olimpici Invernali nel 1956. 

Cortina, la Regina delle Dolomiti, era da tempo in attesa dell’evento. La cittadina fu originariamente scelta per ospitare le Olimpiadi nel 1944, ma a causa della seconda guerra mondiale, ha dovuto aspettare altri dodici anni per l'evento che l’avrebbe cambiata per sempre e definita per i decenni a venire come una destinazione turistica di fama mondiale.

Sessantacinque anni dopo, Cortina è pronta per i Campionati del Mondo di Sci Alpino e si sta preparando per le sue seconde Olimpiadi invernali, che ospiterà nel 2026 insieme a Milano.

In un momento in cui il mondo trattiene il respiro, puntare lo sguardo al 2026 può dare speranza, soprattutto disegnando un parallelo con il passato.

Nel 1956, l'Italia era in una fase di rinascita, stava vivendo un boom economico che ha dato alla nazione un senso di orgoglio e ottimismo dopo i duri anni di guerra. I Giochi Olimpici di Cortina, i primi in Italia, sono stati visti come un simbolo della rinascita del paese dalle ceneri della guerra.

Allo stesso modo, i Giochi Olimpici Invernali del 2026 potrebbero diventare un evento per mostrare una rinascita dopo la difficile situazione che l'intero mondo sta attualmente vivendo.

I VII Giochi olimpici invernali sono stati memorabili per una serie di altre ragioni, legate non solo allo sport ma anche ai valori di inclusione e comprensione. Per la prima volta nella storia dell'evento, il giuramento olimpico è stato prestato da una donna, Giuliana Chenal Minuzzo. Inoltre, Cortina ha segnato il debutto degli atleti sovietici alle Olimpiadi, con l'URSS che vinse più medaglie di qualsiasi altra nazione.

A sessantacinque anni dalle Olimpiadi invernali del 1956, Cortina dimostra di essere ancora la sede ideale per i più importanti eventi degli sport invernali.


Photo credit: Archivio Stefano Zardini

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