Più di 250 le candidature presentate negli scorsi mesi per la gestione dello storico rifugio ampezzano, il primo costruito nella conca nel 1883.

Dopo una lunghissima selezione, la sezione CAI di Cortina d'Ampezzo, che da sempre si occupa della cura dei sentieri e della gestione di alcuni rifugi del territorio, ha scelto il nuovo gestore di uno dei più affascinanti quanto impervi rifugi delle dolomiti: da soli pochi anni fornito di acqua e corrente elettrica, per il rifugio l'unica comunicazione con la valle risulta ancora una teleferica destinata ai soli approvvigionamenti.

Centinaia le candidature, da tutta Italia e da tutto il mondo, di chi sogna di rompere la routine cittadina e rifugiarsi in cima a una montagna, rimettersi in gioco e scoprirsi in una vita più semplice e genuina.

Ma non è tutto oro quel che luccica: gestire un rifugio, dalle rigide caratteristiche come quello in questione, richiede competenze in ambiti molto diversi, esperienza, e prontezza nel gestire intemperie ed emergenze.

“Vivere e lavorare lassù non è uno scherzo”, aveva commentato la Presidente del CAI di Cortina, Paola Valle, in un'intervista proprio relativa al bando più partecipato della storia dei rifugi.

 Infatti uno dei più importanti criteri della selezione, ci aveva spiegato, doveva essere quello di possedere un'approfondita conoscenza del territorio montano.

È quindi la giovane ampezzana Emma Menardi “Diornista” la candidata assegnataria di questa nuova e importante gestione, a cui auguriamo un sincero "In bocca al lupo" per l'inizio di questa nuova avventura!

Il rifugio riaprirà nei prossimi mesi, qui tutte le indicazioni per raggiungerlo in un'escursione estiva.

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