Dall' uomo di mondeval fino ai giorni nostri

La Val Fiorentina si estende ai piedi del Monte Pelmo ai margini del Sistema Dolomiti Unesco N. 1, lungo il corso torrente Fiorentina, che attraversando  prati e  boschi arriva a confluire nel torrente Cordevole e da li nel Lago di Alleghe.

Già più di 7000 anni fa alcuni cacciatori nomadi  frequentavano la zona di Mondeval de Sora per cacciare e raccogliere bacche prova ne è la scoperta della sepoltura dell'Uomo di Mondeval oggi esposta presso il Museo Vittorino Cazzetta.
Verso la fine del primo millennio A.C. la valle veniva attraversata da pastori che provenivano dal vicino Cadore e portavano i greggi a pascolare nelle zone più alte della vallata, testimonianza  ne sono le scoperte di iscrizioni romane  nella zona del Monte Fertazza. Insediamenti più stabili avvennero attorno ai primi secoli dell'anno 1000 quando il territorio si popolò oltre che di pastori anche di boscaioli, minatori, agricoltori e iniziarono a  formarsi i primi nuclei abitativi.

A partire dal quattordicesimo secolo l'estrazione del ferro dalle vicine Miniere del Fursil si intensificò cosi da portare un aumento demografico e di immigrazione su tutto il territorio e lo sviluppo di nuove arti tra cui i fabbri e i carbonai.

La prima parte del novecento portò anche in Val Fiorentina la tragedia delle due Guerre Mondiali, venne spostato il confine dello Stato Italiano con  l'Impero Austroungarico che un tempo si trovava tra i Comuni di Selva di Cadore e Colle Santa Lucia lungo il torrente Codalonga. 

Negli ultimi anni l'agricoltura e la pastorizia vennero abbandonate lasciando spazio allo sviluppo del turismo.