PASSEGGIATA RIFUGIO AQUILEIA - RIFUGIO CITTÀ DI FIUME | SELVA DI CADORE | DOLOMITI Patrimonio dell'Umanità UNESCO
Per effettuare questa semplice ma incantevole passeggiata, si giunge prima in auto nell’ampia conca prativa dell’Aquileia (a circa 2 km dalla frazione di Pescul verso il Passo Staulanza – a sinistra segnaletica per campeggio e Aquileia - strada comunale per circa 500 metri – parcheggio nei pressi del rifugio). Sul retro del Rifugio Aquileia s’inoltra una mulattiera (vedere indicazioni su tavole in legno) che, dopo aver attraversato sulla destra un ponticello in legno sul piccolo Rio Entremont, porta ad un breve ripido sentiero nel bosco, in cima al quale si trova la Malga Fiorentina. Qui si apre uno splendido panorama sulle Dolomiti (dal Pelmo, alla Marmolada, al Sella, al Becco del Mezzodì) e si incrocia la mulattiera che in breve porta alla meta: il Riugio Città di Fiume.
Varianti: si può giungere al Rifugio Città di Fiume salendo in auto fino al terzo tornante della SR 251 che dista circa 4 km dalla frazione di Pescul verso il passo Staulanza. Qui giunti in un ampio piazzale che funge da parcheggio proprio sotto l’imponente ghiaione del monte Pelmo. Una semplice larga mulattiera si diparte in direzione nord. A circa metà strada dalla meta s’incrocia il sentiero che giunge dall’Aquileia, proprio sotto la malga Fiorentina. Il percorso continua sulla mulattiera che volge a destra, verso la parete nord del monte Pelmo e che in breve porta al rifugio Città di Fiume. Volendo continuare la passeggiata, dal rifugio si staccano due sentieri: a destra (est) il sentiero CAI (Alta Via n. 1) n. 480 con il quale, in circa 30 minuti, si può giungere alla forcella Forada prima, da dove si dominano le Dolomiti Ampezzane e Cadorine e, scendendo per il sentiero che porta il numero 468 per circa 500 metri, a un piccolo ma grazioso capitello-grotta dedicato a S. Antonio. A sinistra, verso nord-ovest, il sentiero n. 467 dell’Alta Via n. 1 porta, in circa un’ora e trenta di semplice piacevole sentiero alla conca di malga Prendera, dove si è premiati alla vista delle vicinissime pareti delle Rocchette che, assieme al Becco del Mezzodì, ricordano una grande scogliera appena uscita dall’antico mare; più lontano troneggia il Monte Antelao.