La Lunga Via delle Dolomiti è una delle più appaganti traversate su due ruote dell'intero arco alpino: si pedala circondati da alcune delle vette riconosciute dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. L'itinerario segue fedelmente il tracciato della ferrovia costruita durante la prima guerra mondiale e dismessa nel 1964. 

L'ex ferrovia

Da parte italiana Calalzo di Cadore era già collegato a Belluno dalla ferrovia nazionale dal 1912, ma venne montato un binario 'Decauville' sulla sede stradale della statale Alemagna con partenza da Peaio dove il materiale bellico veniva trasportato con teleferica da Perarolo, realizzando un collegamento precario e non del tutto completo fino a Zuel, per il supporto delle truppe italiane che ben presto invasero la conca di Cortina.
Gli avvenimenti seguiti alla disfatta di Caporetto lasciarono in mano austriaca tutto il territorio bellunese. Dagli austriaci fu completato il tratto tra Cortina e Calalzo con l'adeguamento ad una ferrovia stabile su sede propria, a scartamento ridotto e a trazione a vapore.

Nel 1921 la ferrovia era pienamente operativa come collegamento civile, ma gestito dai militari, anche se i treni in transito erano pochissimi, solo una corsa ogni due giorni e nel periodo estivo. A questi si aggiunsero alcuni convogli merci, particolarmente per il trasporto legname. E' del 16 giugno 1921 l'inizio ufficiale del servizio sulla Dobbiaco, Cortina, Calalzo. Causa le forti perdite economiche e l'impegnativo lavoro di continua manutenzione, la ferrovia venne dismessa dall'esercito e, nel 1923, data in gestione al Commissario ferroviario di Bolzano, che diede impulso e maggiore regolarità ai collegamenti. Poco dopo la linea venne elettrificata, ma i progetti di renderla a scartamento normale non vennero realizzati.

Il canto del cigno si ebbe con le Olimpiadi Invernali del 1956. La strada venne chiusa al traffico privato e gran parte dei turisti e atleti si avvalsero della ferrovia, che raggiunse la rispettabile cifra di 7000 passeggeri al giorno.

Chiuso il sipario sul grande avvenimento, il trasporto passeggeri ebbe un crollo, con preferenza per la motorizzazione privata. Finanziamenti, investimenti e soprattutto manutenzione lasciarono a desiderare e numerosi piccoli incidenti lasciarono presagire quello che fu il più grave disastro della storia di questa ferrovia. L'11 marzo 1960 parte di un convoglio deraglia nei pressi di Acquabona (appena fuori Cortina) finendo in una profonda scarpata, provocando due morti e una trentina di feriti gravi.
Fu il colpo di grazia. Si decise per un collegamento stradale su autobus.
Nel dicembre 1961 il servizio venne ripreso, sebbene con gravi perdite finanziarie, e le corse continuarono ufficialmente fino al 23 marzo 1962, anche se alcuni convogli continuarono a transitare fino al maggio 1964, quando la tratta venne dismessa.

La tratta tra Dobbiaco e Cortina venne abbandonata ma mantenuta in quanto lontano dalla sede stradale, motivo per cui ora ci ritroviamo un percorso senza i binari, come intatti sono i ponti in ferro.

Oggi, la ciclabile

Dopo che la ferrovia venne abbandonata nel 1964, vennero tolti anche i binari e così si trasformò nell'attuale pista ciclabile, chiamata La Lunga via delle Dolomiti. Durante il percorso si incontrano i ponti e le famose gallerie. Si possono ammirare anche le vecchie stazioni, ora trasformate in bar o in musei, come quello che si trova a San Vito di Cadore. Qui si può ammirare il famoso tranino azzurro perfettamente funzionante con tanto di ponti e gallerie. Un vero gioiellino che affascina grandi e piccini. 
Oltre al trenino si trovano fossili e reperti antichi. A fianco della stazione si trova un bellissimo orto botanico con cartelli per indicare il tipo di pianta. 
La ciclabile si può percorre sia a piedi, sia in sella alle due ruote ed è adatta anche ai più piccini per le facili pendenze che presenta con il fondo per lo più asfaltato. 

Il percorso

Il punto di partenza è il Passo Cimabanche, spartiacque tra la valle d'Ampezzo e la valle Pusteria. Il percorso attraversa la Valle del Boite, le cui acque scorrono nel fondo e alimentano pittoreschi laghi alpini, tutto attorno si estendono boschi di conifere sovrastati dalle Tofane, del Monte Pelmo, e del Monte Antelao. La pista ciclabile si mantiene in quota e attraversa Cortina D'Ampezzo e tutti i paesi Cadorini: San Vito, Borca, Vodo, Venas, Valle e Tai. Una facile deviazione conduce a Pieve di Cadore, ultima tappa prima di arrivare a Calalzo, punto di arrivo della bella pista ciclabile. 

Info utili

Un itinerario alla portata di tutti, collegato a Nord con i maggiori centri della Pusteria e verso l’Austria e in direzione Sud verso Venezia. Dalle Dolomiti al mare (o viceversa) per scoprire i gioielli più spettacolari e preziosi della provincia di Belluno.

COME RAGGIUNGERE LA CICLABILE
  • Treno: arrivando a Calalzo di Cadore. La stazione ferroviaria di Calalzo è destinazione di treni diretti da Padova, Venezia e Mestre.
  • Auto: A27 Venezia / Ponte nelle Alpi – SS 51 in direzione Longarone e Tai di Cadore. Al bivio di Tai a destra verso Calalzo di Cadore e a sinistra verso le località della Valle del Boite e Cortina.
  • Aereo: gli aeroporti più vicini sono Venezia “Marco Polo” (135 km) e Treviso “S. Angelo” (100 Km).
DISTANZE CICLABILE
Cimabanche – Cortina km 13,5 / Cortina – Calalzo di Cadore km 34

CARATTERISTICHE CICLABILE
Lunghezza totale: km 47,5 / Durata h 3.00 / 4.00
Natura del terreno: sterrato 30% | asfalto 70%

TRASPORTO:
Taxi Cortina d'Ampezzo e Cadore, Venezia, le Tre Cime di Lavaredo… transfer per aeroporti, stazioni FS. (autonoleggiotiziano.it)
Linee stagionali Dolomitibus: Trenobus delle Dolomiti trasporto bike (attivo solo in estate): Orario | Dolomiti Bus

NOLEGGI PAPIN:
possibilità di noleggiare le bici in un punto Papin Sport e riconsegnarle in un altro al costo di 6€.

San Vito di Cadore
  • Noleggio Scuola Sci San Vito, Corso Italia 102, 0436 9205
  • Bar La Scura, SS51, su ciclopedonale, 333 528 2158

Calalzo di Cadore
  • Noleggio, campi da Tennis Marmarole, Via E. Toffoli, da 300 m staz. fs., 338 723 6982

SEGNALAZIONI:
 
Deviazione per lavori in corso in zona Tai di Cadore dal ristorante Ski Bar indicato in loco da segnaletica stradale. Riprende dopo Ice Bar


LINK UTILI:
 http://www.ciclabiledolomiti.com/percorso-completo/

https://www.veneto.eu/IT/Lunga_Via_Dolomiti/

Mappa Cortina-Calalzo

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