I rifugi della Regina

Cortina conta più di 30 rifugi e pochissime destinazioni possono competere con la loro diversità e qualità.

Scopriamone tre, con le loro peculiarità e un'esperienza estiva che li tocca da vicino!


Il più antico

Il barone Richard von Meerheim era un colonnello tedesco venuto a Cortina sperando che l'aria fresca e il clima salubre lo aiutassero a riprendersi dalla malattia. Ritrovò infatti la salute e, per dimostrare la sua gratitudine a Cortina, finanziò la costruzione del primo rifugio della valle.

Aperto nel 1883, fu distrutto durante la prima guerra mondiale, poi ricostruito come Rifugio Nuvolau. Nel 2021, a seguito di un bando a cui sono pervenute oltre 250 candidature, il CAI ha affidato la gestione del Rifugio Nuvolau a Emma Menardi, una giovane ampezzana pronta a dare nuova vita al rifugio più antico di Cortina.


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Il più alto

Il Rifugio Lagazuoi, il rifugio più alto di Cortina, offre panorami mozzafiato dalla sua terrazza a 2752 metri sul livello del mare, 700 metri sopra il Passo di Falzarego.

L'area del Lagazuoi fu la prima linea tra l'esercito italiano e quello austriaco durante la prima guerra mondiale e oggi sono visitabili numerose gallerie e trincee.


Ripercorri la linea del fronte: Lagazuoi e Forcella Travenanzes


Il più nascosto

Situato ai piedi della Croda del Beco, nella parte più settentrionale della regione di Cortina, il Rifugio Biella è immerso in un ambiente dalla natura incontaminata, nel Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo.

L'edificio in pietra si sposa bene con il paesaggio circostante selvaggio, arido e roccioso. Il rifugio è aperto solo durante la stagione estiva data la sua posizione isolata. Si trova sulla strada per la famosa Alta Via n. 1 e dispone di 46 posti letto per viaggiatori e turisti.


Attraversa il Parco naturale fino al rifugio Biella

 

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