Dalla seconda edizione al 2021, Cortina è una delle poche destinazioni ad avere un legame così forte con la storia dello sci alpino.

Pochi sanno che quelli del 2021 non sono i primi Mondiali di sci ospitati da Cortina. Già la seconda edizione dell’evento, nel febbraio del 1932, si svolse nella Regina delle Dolomiti, con tre giorni di gare che si conclusero con un trionfo della Svizzera.

Meno di dieci anni dopo, Cortina ospitò di nuovo i Campionati del Mondo nel febbraio del ’41. Fu un’edizione controversa, poiché era in corso la Seconda Guerra Mondiali e gran parte del continente europeo era sotto il controllo tedesco.

Ciò nonostante, dodici nazioni parteciparono ai Mondiali, un numero rispettabile per l’epoca.

Al tempo, lo sport non era visto come un mezzo per promuovere la pace e la comprensione reciproca, ma piuttosto come un’attività da incoraggiare perché un buon atleta era probabilmente anche un buon soldato: in forma, disciplinato, con riflessi pronti.

Le squadre italiana e tedesca, che al tempo includeva anche gli atleti austriaci, lasciarono le altre nazioni a bocca asciutta vincendo tutte le medaglie.

Curiosamente, i Mondiali del ’41 ebbero luogo un anno dopo le Olimpiadi previste a Tokyo, che furono però spostate a Helsinki a causa della guerra. Analogamente, anche Cortina 2021 si svolge l’anno successivo a quello in cui sarebbero dovute tenere le Olimpiadi a Tokyo, che sono però state rimandate a causa della pandemia.

Un’altra curiosità sui Mondiali del 1941 è che furono annullati nel 1946 con la motivazione che molte nazioni non avevano potuto partecipare a causa della situazione bellica. Perciò, anche se ebbero effettivamente luogo, non sono annoverati tra i Mondiali ufficiali della FIS e le medaglie vinte furono annullate e non sono più contate nei medaglieri.

Dall’alba dello sci al 2021 e verso il 2026, tra gli alti e i bassi della storia, Cortina fa parte della storia dello sci, e lo sci fa parte del DNA di Cortina.

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